Qualche giorno fa sono entrata in un negozio di abbigliamento e in pochissimo tempo ho trovato l’abito perfetto! Taglia, colore, prezzo, cortesia…tutto ha soddisfatto le mie aspettative. È stata un’esperienza piacevole perché lo specchio è stato il mio assistente e consulente virtuale: in pochi istanti, dopo una breve conversazione, mi ha proposto gli abiti della collezione che esaltano la mia silhouette, ha individuato la palette cromatica più affine ai miei gusti e mi ha consigliato un mix di accessori che rispecchiano la mia personalità. Mi ha anche raccontato un pò la storia che c’è dietro ogni abito provato, chi lo ha realizzato ed alcuni dettagli sui tessuti utilizzati.
No, non è lo specchio che con la tua immagine riflessa crea una simulazione dell’outfit scelto, ma è un assistente che in modo impeccabile sa conquistarti ascoltando attentamente le tue richieste suggerendo outfit che valorizzano il tuo corpo.
ATTENZIONE: Quanto riportato sopra non è un fatto realmente accaduto ma è solo frutto della mia fantasia.
E perché no? Potrebbe anche essere il racconto di una futura e ordinaria giornata di shopping, associata all’uso di nuove forme di tecnologia di intelligenza artificiale.
Sintesi creativa. Quando l’Intelligenza Artificiale ispira le Tendenze Colore P/E 2025
Perché dopo quasi un anno dal mio primo test con Chat-GPT, torno sul tema dell’AI?
A quanto pare l’AI non è solo un trend, ma è qualcosa di più articolato, che potrebbe riguardare tutti noi. Uso con cautela il condizionale, perché le possibilità di impiego, in un futuro non troppo lontano, sono davvero sconfinate.
Nei giorni scorsi ho visitato la fiera di Milano Unica Plus e non a caso le tendenze della Primavera/Estate 2025 traggono ispirazione dall’impiego dell’Intelligenza Artificiale.
Non ci sono storie, direzioni, temi ma “suggestioni”, input generati dalla combinazione materiale-colore-texture, raggruppati in tre macro-aree:
MU+REGENERATION: Knitwear, Embroidery, Lingerie
MU+DESIGN: Classic, Shirts, Prints
MU+INTERACTIVE: Tecno, Glam, Shiny.
Milano Unica Plus. Tessuti, accessori, texture e le nuove tendenze colore per la P/E 2025
La palette MU+REGENERATION, è quella caratterizzata dalle sfumature neutre del bianco lattiginoso, il grigio nebuloso e del beige crema che si fondono con tonalità più calde del rosa e del pesca. C’è sobrietà, morbidezza e ricercatezza nei tessuti, nelle texture e nei colori.
La collezione MU+DESIGN invece è quella dedicata ai disegni, alle fantasie e alle righe. I toni del blu oceano, dell’azzurro larimar, del giallo narciso e dell’arancio calendula sono vivaci. Geometrie ben definite, disegni acquerellati, texture classiche si mescolano con brio.
L’area dedicata alla MU+INTERACTIVE è senz’altro quella che bisogna esplorare e toccare con mano. Cattura l’attenzione e incuriosisce: i colori del fucsia, dell’ambra, del blu lapislazzuli, del bronzo e del silver appaiono magnetici. Le texture diventano tridimensionali, hanno una propria identità che sconfina in pura sperimentazione: sono tessuti e accessori che sanno osare.
Creatività digitale e Colori Algoritmici. L’Influenza dell’Intelligenza Artificiale sulle scelte cromatiche
Questa edizione di Milano Unica Plus, dichiara l’esistenza di una creatività “digitale” e “sostenibile”. Sul tema della sostenibilità si parla ormai da anni, qualcosa è stato fatto ma c’è ancora molto da fare, soprattutto se si sceglierà di investire nell’intelligenza artificiale.
Riguardo alla questione digitale e all’utilizzo dell’AI, se n’è discusso ampiamente durante la cerimonia di apertura di Milano Unica Plus P/E 2025.
Diversi e interessanti sono stati gli interventi sul tema. In particolare, alcuni punti salienti del discorso di Marco Montemagno, imprenditore digitale, che meritano una riflessione sull’AI, sono i seguenti:
- “ Non è qualcosa che va via”
- “Siamo sostituibili”
- “Come si affronta questo mondo?”
Nicola Gatti, Professore del Politecnico di Milano, sostiene che l’AI non ci abbandonerà almeno fino al 2050… Bene, se queste sono le premesse, probabilmente tra qualche stagione ci ritroveremo a parlare di “Colori Algoritmici”.
Ciò che non si conosce fa sempre molta paura, perciò forse vale la pena ampliare gli orizzonti ed esplorare questo nuovo mondo digitale. Navigando sul web, scopriamo che ci sono già diversi esempi di utilizzo di AI generative nel campo della moda. Esistono tools che realizzano accurate previsioni di tendenze, grafiche uniche, moodboard, foto realistiche, prototipi, modelli 3D, campagne pubblicitarie…
Diversi brand famosi pare ne facciano già uso.
Il 2024 sarà davvero l’anno dell’AI?