“Il colore secondo me…” ( the color for me ) non è solo il nome scelto per questo blog ma è anche la formula che preferisco all’apertura di un dibattito o di un semplice scambio di opinioni sul tema.
In questa dichiarazione di intenti è implicita la duplice natura: il colore è soggettivo ed è allo stesso tempo oggettivo.
Si potrebbero passare ore, giorni e anni a discutere di teorie, ad oggi non abbiamo una verità assoluta ma diversi punti di vista. Molteplici sono gli studi e allora come muovere i primi passi nel meraviglioso mondo dei colori?
Definiamo il Colore
“colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam. c. oggettivo semplice e c. oggettivo composto), costituita cioè da una sola o da più radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda…”
testo tratto dal Portale dell’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani* “www.treccani.it”
http://www.treccani.it/vocabolario/colore/
“Il colore è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbono le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda e intensità nel cosiddetto spettro visibile o luce.”
testo tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Considerata la complessità dell’argomento, una delle definizioni che prediligo, è quella incentrata sul fenomeno percettivo, che si verifica nel momento in cui c’è un’interazione tra oggetto, occhio/cervello e sorgente luminosa.
Impressione, Sensazione, Percezione e non solo.
Il colore è emozione, energia, comunicazione, cultura. La società ne attribuisce una definizione ed un significato, come sostiene lo studioso francese Michel Pastoureau, costruendo codici e valori.
Colore & Contesto
L’osservazione, lo studio, il significato di un colore si determina in relazione al contesto di riferimento.
Prendiamo il caso in cui valutiamo un abito o un accessorio da acquistare:
la scelta di un colore dovrebbe essere contestualizzato, quindi al di là del trend di stagione valuteremo i colori più adeguati ai nostri tratti somatici (leggi anche il post su Colori sì, Colori no), all’occasione d’uso, al bisogno di acquisto del momento e da quanto saremo stati suggestionati dai vari (social) media.
Un altro fattore da non trascurare è l’influenza che ha il colore: di solito non sceglieremo una sola nuance, a meno che non si decida per un outfit monocromatico. I colori si influenzano a vicenda, perciò scegliere una singola tonalità senza considerarne le interazioni cromatiche con gli altri elementi che accosteremo, potrebbe portarci a dei risultati inaspettati e talvolta indesiderati.
Percepire e definire i colori
Il colore non è solo un fenomeno percettivo e la sua valutazione deve tener conto di altri fattori. Non esiste una scala fisica di misurazione, motivo per il quale ognuno avrà una propria idea sulla tipologia di colore che vede.
La sensibilità al colore varia da individuo a individuo.
Esistono anche altri fattori, oltre agli effetti psicologici e fisiologici, che influenzano la percezione visiva come la sorgente luminosa, le dimensioni dell’oggetto che si osserva e il contesto nel quale è inserito.
IL COLORE IN PILLOLE
Considerate le premesse è evidente che dare un nome, identificare, descrivere, comunicare una sensazione cromatica, richiede studio, allenamento visivo ed esercizio linguistico, creatività ma anche una grande sensibilità. L’analisi dei trend richiede un linguaggio appropriato e comprensibile per la classificazione delle gamme cromatiche.
Attributi del colore
Gli attributi base del colore, nel modo in cui ci appaiono sono: la tinta, la luminosità e la saturazione.
TINTA
è quella caratteristica che ci consente di distinguere chiaramente un colore da un altro come ad esempio: GIALLO, ROSSO, BLU…
LUMINOSITÀ
è la quantità di luce che riusciamo a percepire osservando un colore.
SATURAZIONE
è la quantità di colore presente, più propriamente si dovrebbe parlare di “pienezza del colore”, intesa come la caratteristica di un colore di essere più o meno colorato, più o meno “ingrigito”.
Metodi di rappresentazione
La disposizione dei colori può basarsi su studi e varie teorie. Esistono metodi di rappresentazione lineare, circolare e tridimensionale. Una delle più note e conosciute è la distribuzione circolare dei colori.
IL CERCHIO DI ITTEN
Il pittore Johannes Itten dedicò la propria vita al mondo dei colori. La sua teoria nel mondo dell’arte, si fonda sulla disposizione cromatica attraverso uno schema circolare.
I tre colori primari sono disposti entro un triangolo equilatero. Nel cerchio in cui è iscritto il triangolo è sviluppato un esagono in cui sono collocati altri tre triangoli di colori secondari, ottenuti dai colori primari combinati a due a due.
I colori primari e secondari sono riportati nel cerchio più esterno, diviso in 12 parti uguali: tra un colore primario ed uno secondario è posto il colore risultante dalla loro combinazione. Tra un primario ed un secondario è inserito il colore terziario, ottenuto dalla loro mescolanza.
COLORI PRIMARI
Colori che non si ottengono dalla mescolanza con altri colori.
GIALLO, ROSSO E BLU.
COLORI SECONDARI
Colori che si ottengono dalla mescolanza di due colori primari.
GIALLO + ROSSO = ARANCIONE
ROSSO + BLU = VIOLA
BLU + GIALLO = VERDE
COLORI ACROMATICI
Colori privi della “tinta”.
BIANCO, GRIGIO, NERO.
COLORI COMPLEMENTARI
Si definiscono complementari due colori i cui pigmenti mescolati tra loro generano un grigio neutro.
Il GIALLO e il VIOLA, diametralmente opposti nella disposizione del cerchio cromatico, sono due colori complementari.
FREDDO & CALDO
Dividendo il cerchio cromatico delle tinte “pure” di Itten, con una linea verticale che collega il giallo al viola ,si ottiene una suddivisione tra colori freddi (verde, blu, viola) e colori caldi (giallo, arancione, rosso ).
La suddivisione del cerchio in due parti, è un modo generico per distinguere le due famiglie cromatiche, in relazione alla sensazione di temperatura che noi percepiamo. In particolare, ciascun colore ottenuto per mescolanza, potrà avere una connotazione “fredda” o “calda”.
Impariamo ad osservare i colori!
L’esperienza ci consentirà di cogliere ed acquisire nuove sfumature.
* “colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante…” : Per gentile concessione dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. È vietata qualsiasi riproduzione e/o utilizzazione di carattere non strettamente personale. È assolutamente vietata la ritrasmissione in rete o l’invio in qualunque forma.